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Vescovi Nordest: Chiesa, fede, adolescenti e giovani in tempo di pandemia

Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto (Cet) si sono oggi ritrovati di nuovo in presenza nella sede di Zelarino – Venezia presso il Centro pastorale card. Urbani.

Nella prima parte della riunione i Vescovi del Nordest si sono confrontati soprattutto in vista della 74^ Assemblea Generale della CEI – prevista a Roma dal 24 al 27 maggio 2021 – sul tema “Annunciare il Vangelo in un tempo di rinascita – Per avviare un cammino sinodale”, nell’intento di offrire un contributo comune alle prossime tappe che coinvolgeranno le Chiese d’Italia.

Vescovi hanno, quindi, avuto un incontro con il responsabile del Servizio nazionale di Pastorale giovanile della Conferenza Episcopale Italiana don Michele Falabretti, trattando così della realtà attuale degli adolescenti e giovani e del loro rapporto con la fede e con la comunità cristiana, soprattutto in questo tempo di Covid e post-Covid.

“La pandemia ha funzionato da acceleratore ed evidenziatore di processi che stavano già avvenendo – ha affermato don Falabretti – e i giovani hanno sofferto più degli adulti perché gli adulti, in genere, offrono loro molte cose ma pochi indicatori di senso. Il disagio dei giovani oggi si traduce in paura del futuro e senso di solitudine poiché il distanziamento sociale si sta traducendo in forme di isolamento. Sono necessari ascolto e comprensione profonda delle loro domande esistenziali, liberandosi dall’ansia sia dei grandi numeri che dell’esigenza di dare spiegazioni o risposte che oggi non appaiono urgenti agli occhi delle nuove generazioni. C’è bisogno di una cura educativa che si esprima con una passione rinnovata. E ci sarà bisogno della pazienza dell’ascolto per intercettare le domande e saperle accompagnare”.

Durante il dialogo con i Vescovi su questo tema è stata sottolineata tra l’altro l’importanza della cura appassionata delle relazioni, insieme alla capacità di dare fiducia ad adolescenti e giovani, e la necessità di seguire con particolare attenzione la formazione, la crescita nella fede e le competenze degli educatori e degli animatori; riaffermata, inoltre, l’esigenza che anche la pastorale giovanile – come altri ambiti del resto – sia sempre più integrata con la vita dell’intera comunità cristiana, in particolare connessione con le famiglie e tutti gli altri segmenti di vita sociale ed ecclesiale.

Vescovi hanno, inoltre, proceduto all’approvazione del bilancio consuntivo 2020 della Cet e, infine, all’elezione del nuovo Moderatore del Tribunale Ecclesiastico Regionale Triveneto (Tert): è il Vescovo di Adria-Rovigo mons. Pierantonio Pavanello.

Salvezza e santità cristiana: i vescovi del Nordest a colloquio con il card. Ladaria

I Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto hanno incontrato questa mattina nella sede di Zelarino (Venezia) il cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer, da poco più di un anno Prefetto della Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede nonché presidente della Pontificia commissione “Ecclesia Dei”, della Pontificia commissione biblica e della Commissione teologica internazionale. Il dialogo si è concentrato, in particolare, sui contenuti dell’esortazione apostolica di Papa Francesco “Gaudete et exsultate” sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo e poi sulla lettera della Congregazione per la Dottrina della Fede “Placuit Deo” sull’unicità della mediazione e della salvezza di Cristo (testi usciti entrambi nella prima parte di quest’anno).

“La santità – ha affermato il card. Ladaria nell’illustrare ai Vescovi il documento del Santo Padre – è una realtà della Chiesa, non riservata a coloro che sono canonizzati e troviamo sull’altare. Papa Francesco ci riconduce qui alla santità anonima, della porta accanto, a quella classe media della santità che non è una classe inferiore, a quei santi che non entreranno nei libri di storia ma che sono pienamente santi. La santità non ci toglie vita o gioia, ci dà la vita e la gioia vera. Non bisogna aver paura di puntare in alto, di lasciarsi amare da Dio e di farsi guidare dallo Spirito. Una Chiesa di élite non è la Chiesa di Cristo; la santità è per tutti, è l’unico volto di Dio che si riflette in molti. Sì, ognuno di noi è un riflesso del volto di Dio”.

“La salvezza cristiana – ha detto poi il Prefetto in riferimento al secondo documento – passa attraverso l’umanità di Cristo e prende in considerazione tutto l’essere integrale dell’uomo, perché l’immagine e la somiglianza di Dio toccano anche la dimensione corporea/carnale dell’uomo. La vita di Cristo risorto è comunione piena con Dio e con i fratelli e la salvezza è incorporarsi in questa sua vita. La salvezza è per tutto l’uomo ed è tutt’altro che individualismo, è relazione e partecipazione. E la Chiesa è la comunità di coloro che sono incorporati in questo nuovo ordine di relazioni e partecipano all’eterno scambio di amore che vi è nella Trinità, tra Padre, Figlio e Spirito Santo”.

Nel corso del pomeriggio si è poi svolta la riunione periodica della Conferenza Episcopale Triveneto durante la quale, tra l’altro, i Vescovi hanno fissato il tema per la due giorni di approfondimento che si terrà il 7 e 8 gennaio prossimi a Cavallino (Venezia): “Chiesa e comunicazione: come comunicare nella società di oggi”.